Non si tratta di essere o meno complottisti ma di guardare in faccia la realtà. E’ come se fossimo in guerra, una guerra che riguarda tutti, anche chi mette le facce che ridono. Non si tratta solo del pericolo e tragedia co.vi-d ma della TRAGEDIA economica in corso e che seguirà. Chi vi dice che la vostra azienda sopravviverà? Chi vi dice che lo stato potrà continuare a pagare gli stipendi e le pensioni? Bisogna interrogarsi se tutto questo è solo una triste sfortuna o se c’è dell’altro.
Le domande a cui non riesco a dare risposta sono queste:
- Perché dall’inizio dell’epidemia hanno impedito di fare autopsie? Questo ha portato alla morte colposa di decine di migliaia di persone. Le autopsie le ha fatto qualche medico di sua spontanea volontà e spero che gli diano una medaglia al valor civile.
- Perché se lo stato delle difese immunitarie è importante per superare questa minaccia non ci spingono ad utilizzare quegli integratori vitaminici di cui si parla dal primo momento. Non curano, è chiaro, ma magari riducono l’incidenza della malattia in tutte le sue gravità.
- Perché alcune cure come il plasma iperimmune, l’idro-ssi-cloro-china ed altre sono state osteggiate. Pensate che per riabilitare l’utilizzo dell’idro-ssi-cloro-china è stata necessaria una petizione di panorama avviata su volontà di 200 medici che da febbraio hanno capito quanto fosse utile per curare i pazienti e l’hanno usata con successo.
- Perché si spinge per aprire le scuole, non si fa nulla per impedire gli affollamenti su aerei, autobus, etc., anche ora sugli aerei si viaggia senza controllo e poi si chiudono le attività commerciali. Perché ad esempio aprire le scuole fino all’ultimo giorno possibile per poi chiudere le attività commerciali nel periodo in cui avrebbero potuto guadagnare qualcosa e magari riuscire a riaprire il prossimo anno. I morti sono morti sia se la colpa è del co.vi-d, sia se si tratta di suicidi (personalmente invito ad avere pazienza, anche di fronte alla disperazione tenere duro che la soluzione arriverà).
- Ancora oggi perché non si spinge per cominciare le cure a casa nonostante la pressione dei medici che lo chiedono? Perché non spingere sull’utilizzo della vitamina D nonostante la pressione dei medici che lo chiedono?
- Perché sono arrivati al punto che non si può neanche pronunciare la parole che bloccano la condivisione delle notizie? Ci saranno un centinaio di negazionisti, dobbiamo tutti perdere la libertà per alcuni incoscienti?
Sembra pari pari la strategia delle guerre, radere al suolo tutto per poi procedere con un piano di aiuti che mette gli stati nel debito infinito. Parliamo di un danno economico che non ha eguali, il fatturato italiano tagliato del 30% almeno con l’aggravante che in gran parte è definitivo, molte aziende non ariapriranno più e molte persone saranno a carico dello stato per anni. E credo che questa volta potrebbe essere anche peggio di una guerra perché se il vaccino dovesse creare danni permanenti la spesa economica potrebbe essere continuativa per decine di anni.
Ancora si preoccupano delle scuole, vogliono aprire a tutti i costi le scuole a gennaio come se fosse l’unica cosa che conta. Capisco che sarebbe bello tornare alla normalità, ma se aprire le scuole significa (ed è per ovvi motivi così) aumentare i contagi e chiudere nuovamente le attività commerciali; che senso ha? Possono fare lezione da casa, il rendimento sarà minore ma si risparmiano migliaia di morti e miliardi di debito. Errare è umano, se di errore si è trattato, ma perseverare e demoniaco.
Se penso poi che abbiamo un governo che non rappresenta, per l’ennesima volta, la volontà popolare, credo che i complottisti abbiamo pienamente ragione, siamo in una dittatura internazionale. Comincio a pensare che i 5 stelle siano stati creati apposta per tenere in pugno l’Italia, una mandria di politici inesperti, totalmente manipolabili e che non hanno neanche la morale che millantavano quando raccattavano voti.
Dovrebbe far tremare il solo fatto che sono costretto a non scrivere certe parole per evitare il controllo e la censura… la libertà per cui sono morti i nostri nonni è già persa.
Non è solo uno sfogo il mio, è un’esortazione a impegnarsi a chi ha la possibilità nella sua posizione di fare qualcosa. Politici, giornalisti, medici, scienziati, economisti… cominciamo subito a lavorare per salvare l’Italia, lo dobbiamo quantomeno ai nostri nonni.