Gio. Nov 21st, 2024

Pare che stiano ricominciano a parlare di trivellazioni per la ricerca e lo sfruttamento dei giacimenti italiani di gas, vi siete chiesti perché non avessero fatto prima? Se fosse stata la cosa giusta da fare perché non lo hanno fatto già negli anni passati invece di aspettare questa pseudo crisi energetica? Sarebbe stato comunque un risparmi economico rispetto all’importazione. Questa domanda è volutamente tendenziosa e si riconduce al fatto che forse creano i problemi per imporre le soluzioni.

Gas, petrolio o nucleare, perché spingono su queste fonti di energia e non su rinnovabili? Ovviamente la propaganda ha convinto i più che le fonti rinnovabili non possano essere una soluzione, ma questo fa parte del gioco, il popolo deve essere convinto che quello che viene fatto sia nel suo bene. Il meccanismo è identico a quello messo in atto riguardo il cambiamento climatico, hanno inventato il problema effetto serra per imporre le soluzioni che convengono a loro. Così come scientificamente si può smontare l’inganno dell’effetto serra, si può fare lo stesso per quanto concerne l’energia.

Le trivellazioni, il fracking e le estrazioni stesse portano a degli squilibri nella crosta terreste che possono generare smottamenti e terremoti. Se fate delle ricerche scoprirete che l’Olanda ha già vissuto tutto questo, addirittura tutta l’Olanda, che già fa parte dei Paesi Bassi che prendono il nome proprio dal fatto che sono tendenzialmente passi, è scesa ulteriormente di quota, andando anche sotto il livello del mare, a causa dello svuotamento dei giacimenti di gas. Bene, in Italia sarebbe molto peggio, l’Italia è a rischi sismico, anche le zone meno colpite dai terremoti sono a rischio, ci sono poi zone, come i campi Flegrei, che sono catastrofi annunciate. Probabilmente il terremoto dell’Aquila è stato causato dal fracking (una tecnica di ricerca ed estrattiva basata su esplosioni), o almeno molti lo hanno ipotizzato, ma non lo sapremo mai.

Sul nucleare è anche credo inutile soffermarsi, esempi di centrali che sono state e sono un pericolo per il mondo ce ne sono più d’uno. Che poi possa esistere un nucleare “sicuro” lo lasciamo alla propaganda, la fisica è la stessa pertanto anche i rischi restano tali.

Nell’analisi si deve anche considerare la questione climatica, da un lato vogliono ammazzare le mucche e farci mangiare insetti per inquinare meno, dall’altro si continua a spingere su gas, petrolio e nucleare. Dovremmo quindi credere che le mucche inquinino più di centrali nucleari, idrocarburi, etc. Magari ci dobbiamo credere perché lo dice la scienza, quella scienza che è ormai è in larga parte un sistema mafioso/massonico asservito ai poteri forti di cui sopra.

Il motivo per cui spingono su certe cose piuttosto che su altre credo sia noto, i capitalisti muovono capitali e con quelli fagocitano le realtà economiche e ne diventano proprietari. I grandi fondi di investimenti, con i quali i ricchi del mondo gestiscono il loro potere, hanno capitali tali che potrebbero comprare stati interi, ma non si mettono certo ad acquistare i pannelli solari sul vostro tetto, a loro interessano le grandi aziende quotate in borsa, e quelle si fanno con la centralizzazione, creando poche realtà economiche dominanti.

Ecco la vera questione, i capitalisti vogliono la centralizzazione dell’economia, non vogliono la distribuzione della produzione e della ricchezza, così come non vogliono piccoli allevamenti o piccoli agricoltori, ne bar, ristoranti e piccole attività che non siano in una catena che loro possano acquistare.

Ma andiamo alla soluzione, semplice quanto efficace, che può piacere al popolo ma non a loro.

Oggi con i pannelli fotovoltaici si possono produrre 27kW di potenza in 100 metri quadri di superficie. Se solo i pannelli lavorassero a quel regime per un’ora darebbero energia sufficiente al fabbisogno di una famiglia di 4 persone per 2,7 giorni. E’ chiaro però che non produrrebbero energia soltanto un’ora al giorno ma per più ore, per cui la  produzione energetica potrebbe soddisfare il fabbisogno familiare degli abitanti di un palazzo di più piani.

L’impatto ambientale sarebbe pressoché nullo, basterebbe rivestire tutti i tetti di pannelli fotovoltaici senza invadere ulteriormente la natura. Il materiale per la loro produzione è largamente disponibile in natura e riciclabile, le recenti tecnologie ne garantiscono poi una durata trentennale. Insomma nessun problema se non quello degli interessi economici. Si potrebbe anche parlare di stoccaggio di energia prodotta col fotovoltaico sotto forma di idrogeno, o di idrogeno solido, e quindi indipendenza energetica ma “apriti cielo!”, non sia mai, i capitalisti non vogliono.

Propongo ora una possibile soluzione che oltre alla questione energetica potrebbe salvare dalla siccità a dalle bombe d’acqua (create o naturali che siano).

Si dovrebbe creare un sistema composto da tante piccole dighe distribuite ed integrate in modo simbiotico nelle montagne, che oltre a rappresentare una fonte energetica per mezzo dell’idroelettrico, potrebbero funzionare come dei modulatori del flusso dei corsi di acqua. Le piccole dighe sarebbero tenute ad un livello di riempimento intermedio, potrebbero accumulare acqua in caso di picchi di pioggia e fornire acqua in caso si siccità, contemporaneamente fornirebbero energia ultra-pulita e perenne. Un imperatore romano non avrebbe impiegato un attimo ad iniziarne la costruzione.

Una soluzione di questo tipo non può essere di interesse dei capitalisti perché richiede molta manodopera per la costruzione, per la manutenzione, per la gestione, non è un bel business, non avrebbe un grande rendimento economico, garantirebbe molti stipendi, sarebbe quindi una economia distribuita a beneficio del popolo, e non è questo quello che vogliono.

Esistono tante fonti di energia pulita, dalle maree al calore del sottosuolo, e tante forse sono state anche nascoste o boicottare, il loro unico difetto è di non essere “capitalisticamente” interessanti.

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