Molti cercano di dare una spiegazione a quello che succede nel mondo ed al sistema di potere che lo governa. La voglia di capire, di spiegare, “di unire i puntini”, porta spesso però a delle conclusioni che, se pur basate su fatti e logiche condivisibili, nel complesso si rivelano inesatte e non del tutto credibili. Purtroppo la questione credibilità è alla base di una possibile azione di risveglio verso chi ancora non vede questo aspetto della realtà in cui viviamo. Il risveglio, la consapevolezza, sarebbero l’unico modo per invertire la tendenza, solo un popolo consapevole infatti, potrebbe opporsi giorno dopo giorno allo sfruttamento a cui è sempre più soggetto.
Nelle argomentazioni sul potere e sul controllo del mondo vengono il più delle volte chiamate in causa le stesse organizzazioni, famiglie, società, persone, ecc. Ciascuno però tende a focalizzare e limitare l’attenzione a questa o quella entità, solo, probabilmente, secondo una propria suggestione o ipotesi. Qualcuno ha riscosso molto successo attribuendo il controllo del mondo ad entità aliene, esseri di luce contrapposti ad esseri diversi ma sempre provenienti da altre galassie. Altri parlano di élite duali, contrapposte, bianca e nera, buona e cattiva. Le speculazioni, il protagonismo o forse la volontà di depistare e confondere, hanno dato vita a tante ipotesi diverse, quello che invece andrebbe fatto è una analisi lucida e senza preconcetti limitandosi a fatti e circostanze, senza andare troppo oltre volendo fare i detective e volendo ”unire i puntini”.
Focalizziamo l’attenzione su quello che secondo chi scrive è l’elemento chiave per capire il mondo. L’uomo moderno, visto magari dal futuro, potrebbe essere definito come “l’uomo demandante”. Il concetto è questo: nell’evoluzione del genere umano, la società sempre più numerosa e complessa, ha avuto bisogno di essere organizzata, si sono definiti dei ruoli, delle funzioni, ovvero un sistema di governo.
Mentre in passato il popolo nasceva in un sistema di governo imposto (in alcuni paesi è ancora così), in tempi recenti si sono sviluppate delle forme pseudo democratiche. In pratica, mentre fino ad alcuni decenni fa, il popolo si ritrovava un sistema di governo autoritario che, il più delle volte, lo sfruttava e lo faceva restare in un regime di povertà, in tempi moderni il popolo elegge dei rappresentanti a cui “delega” l’attività di governo. In realtà la delega, direttamente o indirettamente, si estende a tutti gli organi che costituiscono il sistema sociale. Anche il medico, l’avvocato, il sistema giuridico, la scienza, tutte diventano entità a cui il popolo delega una funzione.
Di per se questa forma di società potrebbe permetterci di vivere tutti meglio, di avere persone competenti nei posti giusti, di non dover pensare a troppe cose, insomma un bel sistema. Dove sta il problema?
Partiamo dall’analisi del sistema politico. I partiti vivono di finanziamenti. Un partito per fare la campagna elettorale deve spendere molti soldi. Le donazioni che un partito può raccogliere dai simpatizzanti e dagli iscritti sono infinitamente inferiori a quanto certi colossi economici, persone, aziende o famiglie che siano, possono offrire. Detta in altri termini, esistono entità economiche nel mondo che hanno tanti di quei capitali, nell’ordine anche delle centinaia di miliardi di Dollari, che si possono permettere di fare la differenza nel bilancio, non solo dei partiti politici, ma di tutte quelle organizzazioni che vivono di finanziamenti.
La domanda, retorica, è: se un finanziatore che ha donato, ad esempio, 60 milioni di Euro ad un partito politico, chiede un favore a tale partito, che grazie a quel finanziamento ha vinto le elezioni, quel partito il favore glie lo farà?
Chiaramente questa è solo la punta dell’iceberg del sistema di controllo. Oltre al finanziamento ai partiti ci sono le bustarelle ai singoli politici, ci sono le percentuali sugli appalti, i ruoli dirigenziali nella aziende in cambio di favori. In definitiva il sistema basato sul demandare fa si che chi ha ricevuto un incarico può trarre benefici personali a discapito di quelli comuni, e può operare per interessi di parte e non come il suo ruolo vorrebbe.
L’influenza del potere, con questo semplice meccanismo, può condizionare tutte le scelte politiche e sociali del mondo. Tutto sommato ad esempio, se ci pensiamo un attimo, una persona come Soros, che ha capitali di centinaia di miliardi di Euro, e che per sua stessa ammissione è rimasta affascinata da un certo modello di società, può anche decidere di destinare una parte dei sui capitali per fa sì che le scelte politiche vadano in quella direzione. Si riporta un estratto di Wikipedia:
“Soros ha un acuto interesse per la filosofia, e la sua visione filosofica è influenzata fortemente da Karl Popper, suo professore alla London School of Economics. Il suo Open Society Institute è stato così chiamato in riferimento al lavoro in due volumi di Popper: The Open Society and Its Enemies (La società aperta e i suoi nemici). Nonostante sia un finanziere, Soros è anche un critico del neoliberismo friedmaniano e del libero mercato.”.
Una minima parte di capitale di certe persone è sufficiente a cambiare le sorti del mondo intero.
Oltre ad individui singoli ci sono chiaramente altre entità, come governi, famiglie, fondi di investimento, società, etc., che, con i fondi a disposizione, possono decidere le scelte politiche e portare la società a diventare suddita e dipendente dal loro volere. Un esempio di questi giorni potrebbe essere quello delle multinazionali del farmaco, ma ovviamente la questione riguarda anche l’energia, le armi (che vendono grazie alle guerre), il mangiare, etc. etc.
Esempi di entità che possono subire l’influenza del potere, o forse in questo caso sono state create dal potere stesso, sono il World Economic Forum,, l’O.M.S. ed altre similari. Di per se queste organizzazioni potrebbero avere un ruolo utile per il mondo, potrebbero migliorare la salute e la vita delle persone. Ma se, ad esempio, uno dei maggiori finanziatori dell’OMS è un magnate che ha il suo business nella vendita dei medicinali, secondo voi come va finire?
Di recente abbiamo visto invece un esempio di nazione che finanziando la politica ha condizionato le scelte un paese straniero, i finanziamenti del Qatar hanno influito sulle scelte in Italia, ma parliamo come sempre di esempi, le casistiche sono pressoché infinite.
A quanto sopra esposto vanno aggiunte considerazioni non meno importanti su altre armi nella mani di chi controlla il mondo. Esistono ad esempio dei sistemi massonici che reclutano persone nei posti di comando, o vi mettono propri adepti, per avere un controllo capillare dei centri di potere delle società, dagli ordini professionali, dagli ospedali, passando per magistratura e politica. In pratica, tantissime persone, più di quanto si crede, in cambio di favori ottenuti per l’appartenenza a sistemi massonici, ne diventano servi e schiavi. Questo fa capire come sia possibile che tutto il sistema democratico, complesso e variegato, risulti inconsistente ed inefficiente, quasi inesistente, piegato com’è ai voleri dei potenti. Lo scomparso da poco ex. presidente della Repubblica, ha palesemente lavorato per il poteri forti, forse era un rappresentante di altura di qualche potente massoneria, ha più volte operato esattamente in modo opposto rispetto a come avrebbe dovuto, da garante della democrazia, è stato ostacolo alla democrazia stessa.
Altro mezzo di controllo è il sistema della propaganda. Sempre muovendo i fili degli operatori dell’informazione e dello spettacolo a suon di milioni, l’opinione pubblica viene manipolata e conformata a piacimento di chi detiene il potere. La propaganda serve ad esempio a far passare per giuste delle cose sbagliate, a fare sembrare necessarie delle cose volute, etc. Il più delle volte viene creato il problema per poi “offrire” la soluzione. La propaganda usa spesso falsi problemi, problemi confezionati appositamente, per giustificare delle azioni a discapito del popolo. Ad esempio, in questo preciso istante, la falsa scusa del cambiamento climatico, serve a mettere in atto una serie enorme di azioni di impoverimento e di controllo che serviranno a ridurre la libertà del popolo. Forse viviamo un periodo storico in cui per alcuni potenti del mondo siamo troppi e dobbiamo essere limitati nelle azioni, nei consumi e forse anche nel numero.
Fanno parte dell’aspetto psicologico del controllo anche la dottrina e l’indottrinamento. La formazione scolastica ed universitaria, ovviamente nelle mani sempre di chi paga, serve a formare operatori inconsapevoli, come ad esempio i medici che diventano venditori di farmaci, gli scienziati che finiscono col diventare testimonial di questo o quel business, e così via.
Il primo traguardo dell’indottrinamento è proprio l’aver indottrinato il popolo nel, ad esempio, fidarsi della scienza. Il popolo si fida dei titoli, delle professioni e ha cancellato lo spirito critico per cui tutto quello che arriva dalle figure imposte dalla dottrina diventa “vero a prescindere”.
La ciliegina sulla torta, la pietra tombale, la parola fine, su tutta questa storia, l’elemento quindi che ci condanna ad un futuro distopico, è la mancanza in troppe persone, la maggioranza, della voglia di reagire. I paesi che hanno vissuto decenni di benessere, vedono oggi persone che non sanno neanche cosa voglia dire lottare e subiscono tutto passivamente illudendosi che i prossimi politici eletti cambieranno le cose. Se così non sarà, sarà stata colpa di chi ha votato male, o, delusi, si cambierà voto alle prossime elezioni… nulla di più!
Quando il sud Italia è stato conquistato dal nord con quella che la propaganda ha fatto passare per unificazione, solo pochi irriducibili hanno provato ad opporsi. Li hanno chiamati briganti, dai briganti è poi nata la mafia che ancora oggi non rispetta i voleri del potere, o forse è entrata a farne parte.
Tornando alle considerazioni introduttive, c’è poco da unire i puntini, gli interessi sono tanti e diversificati, ciascuno dei potenti, Ashkenaziti, Soros, Rothschild, Rockefeller, multinazionali varie o reali che siano, porta acqua al suo mulino, a pagare è sempre la massa che diventa una mandria da mungere… e da limitare.
La morale di tutto ciò è che il popolo, se vuole un bel futuro per se e per i discendenti, non deve più demandare, deve partecipare attivamente alla vita pubblica, deve manifestare quando c’è da manifestare e deve combattere quando c’è da combattere. In nulla il popolo, ne il singolo individuo, deve mai demandare. Ciascuno deve mantenere sempre lo spirito critico, deve informarsi ed informare e deve difendere i propri interessi e la propria libertà. Gli organi di stato, forze dell’ordine, magistratura, medici, ecc. sono tutte persone del popolo, ed anche se molti di loro sono, in un modo o nell’altro, parte del sistema, la maggioranza è invece parte del popolo oppresso e sfruttato. Se il popolo è consapevole, lo stato, che appunto è fatto dal popolo, non può più lavorare contro il popolo stesso.
Purtroppo è sempre più concreta la possibilità che il popolo italiano, nello stato in cui si trova di bestiame da mungere, possa essere chiamato a fare una guerra per gli interessi dei potenti. L’Ucraina sta già vivendo questa terribile realtà, sempre più persone sono chiamate a morire in guerra, a quanto pare anche donne incinte. Persone del popolo che vanno a morire in guerra, spinte dal popolo stesso, per combattere contro un altro popolo vittima, per gli interessi dei potenti e del sistema di potere che si gode lo spettacolo al sicuro delle ville o dei bunker. Se oggi in Italia stiamo male, o comunque così è per sempre più persone, domani potrebbe essere peggio, dobbiamo trovare la forza ed il coraggio di opporci all’oppressione e di ritrovare l’orgoglio, la dignità e l’onore per difendere, o meglio riavere, la nostra sovranità, la nostra libertà.