Quando le teorie diventano evidenza non c’è più spazio per i dubbi.
Improvvisamente in Italia è scoppiata la questione “patriarcato”. La scusa è stata un “femminicidio” a cui è stata data una insolita risonanza mediatica che ha surclassato anche la notizia di un genocidio in corso in Palestina, dove i femminicidi e gli infanticidi sono migliaia (questo già da solo fa capire quanto il pensiero del popolo sia condizionato).
La questione patriarcato improvvisamente ha invaso tutti i media ed ha monopolizzato l’opinione pubblica tanto che tutti, blogger, giornalisti, attori, politici, etc., ne sono stati trascinati.
Visto lo scenario che da qualche anno sta emergendo, lo scopo nascosto di questa nuova propaganda potrebbe verosimilmente essere quello di distruggere il pilastro della resistenza culturale italiana, la famiglia. Per chi vuole il controllo totale del pensiero la famiglia è una fonte di educazione non controllabile e quindi un ostacolo . La divisione tra uomo e donna sarà la chiave per distruggere definitivamente il tessuto sociale italiano per poi portare avanti l’agenda 2030. Il fatto che Landini, chiaramente al servizio dei potenti come d’altronde tutti gli altri esponenti del “sistema stato fantoccio”, apre la finestra di Overton sulla proprietà privata, è la prova finale di una ricostruzione non più opinabile di quello che sta accadendo. Di per sé le due cose, patriarcato e proprietà privata, non sono attinenti, ma nella distopia generale che stanno inducendo, assumerà concretezza. Il bombardamento mediatico continuerà, saranno esasperati gli animi facendo perno come sempre su debolezze umane e della società, fintanto che la logica non avrà più importanza ed il popolo agirà come massa.
La bomba incendiaria apparsa nella sede di “Pro Vita e Famiglia”, dopo un attacco assurdo ed incomprensibile da parte dei manifestanti, richiama alla mente scenari del passato ancora oscuri ed irrisolti e qualche mal pensante potrebbe vederci lo zampino di servizi segreti.