Gio. Nov 21st, 2024

Di seguito si propone una analisi il più possibile completa riguardo le auto elettriche.

Intanto è giusto smentire le false informazioni su fatto che sulla questione inquinamento non cambi nulla. Chi sostiene tale ipotesi ritiene infatti che le centrali elettriche inquinano comunque e nella stessa quantità per produrre l’elettricità che serve alla propulsione elettrica, in realtà non è esattamente così.

Prima di tutto il rendimento dei sistemi utilizzati nelle centrali per produrre energia elettrica è superiore al rendimento dei motori endotermici delle auto, soprattutto per il fatto che il rendimento di questi è in relazione al regime di utilizzo. Per essere più chiari, nelle centrali termoelettriche dei motori ad alta efficienza lavorano a regime continuo nelle condizioni di efficienza migliori, ed anche il filtraggio dei fumi di scarico è ottimizzato per quel regime di funzionamento. I motori delle macchine, che già hanno un rendimento minore, lavorano a regimi variabili, e solo in minima parte lavoreranno nei regimi ottimali per rendimento e pulizia dei gas di scarico. Maggior rendimento significa che si brucia meno carburante fossile per produrre la stessa energia.

Per essere ancora più precisi e tenere conto di tutti i fattori bisogna aggiungere che il rendimento dei motori elettrici è molto elevato, superiore al 90-95%, così come quello degli alimentatori per la ricarica delle batterie, per cui anche se nel caso delle auto elettriche c’è una perdita in termini di rendimento dovuta alla doppia conversione chimico-elettrico elettrico-meccanico, mentre nelle auto a motore a scoppio la conversione è diretta chimico-meccanico, complessivamente si ha comunque un risparmio.

A questo c’è da aggiungere che mentre nelle auto non elettriche si brucia sempre e comunque combustibile fossile (salvo eventualmente delle auto ad idrogeno, ma questo a sua volta richiede energia per esse prodotto), l’energia elettrica si produce anche da fonti rinnovabili ed in prospettiva sarà prodotta sempre più con queste fonti, per cui le auto elettriche permetterebbero di ridurre l’inquinamento in modo importante, i motori endotermici, per quanto si possano arricchire di infiniti filtri e sistemi di catalizzazione, resteranno di base dei sistemi inquinanti.

Chiaramente non ci si vuole riferire al presunto cambiamento climatico, le cui cause vanno ricercate nell’attività solare e nelle alterazioni degli equilibri termici causati verosimilmente dalle attività di geoingegneria. Ci si riferisce specificatamente all’immissione nell’aria che respiriamo nelle città di sostanze potenzialmente tossiche. In tal senso le auto elettriche hanno anche il vantaggio in più che l’inquinamento residuo eventualmente rimasto per la produzione di energia non ancora da fonti rinnovabili, non avverrebbe (o potrebbe non avvenire) nei centri urbani, mentre i motori a scoppio rilasciano i gas di scarico dove vengono utilizzati.

Altro aspetto MOLTO IMPORTANTE è che il motore elettrico permette il recupero in frenata, in pratica l’energia sprecata sulle pasticche e sui dischi nelle auto a motore endotermico, viene invece recuperata nelle auto elettriche. Il recupero al momento non è totale ma concettualmente, in un sistema ideale, i consumi si ridurrebbero alle sole perdite per attrito, ed in tal senso le perdite maggiori sarebbero quelle per attrito viscoso dell’aria. In pratica virtualmente un’auto potrebbe consumare quasi nulla a bassa velocità,  un po’ di più solo al crescere della velocità, e comunque molto molto molto meno che con la propulsione endotermica.

Chiaramente siamo solo agli albori della tecnologia per cui per il momento il recupero è solo parziale ma è importante evidenziare che le auto elettriche sono molto vantaggiose anche per questa caratteristica.

Sempre in riferimento al risparmio energetico bisogna tenere conto che il motore elettrico non è sempre acceso durante l’utilizzo del mezzo, come avviene invece per i motori endotermici. L’auto elettrica non viene “messa in moto”, il motore elettrico viene alimentato solo quado ci si deve muovere, da fermo non consuma nulla. Anche se nella auto moderne c’è il famoso “start e stop”, lo spegnimento ed il riavvio continuo del motore endotermico, oltre a favorire danneggiamenti nel tempo, comporta un consumo extra ed un maggiore inquinamento ad ogni riavvio in quanto è una fase in cui il motore “lavora male”, la combustione non è perfetta.

Poi ci sono considerazioni importanti riguardo l’affidabilità ed il valore nel tempo delle auto. Un motore endotermico ha numerosi impianti di servizio necessari al funzionamento del motore stesso. Oltre, ad esempio, all’impianto di raffreddamento, spesso causa di guasti, c’è un complesso e critico sistema di lubrificazione. Di fatto in un motore endotermico ci sono dei pistoni che scorrono  dentro dei cilindri in uno stato di lubrificazione continua. Questo scorrimento è uno dei punti critici che determinano l’invecchianento del motore e ne determinano il fine vita. Un motore elettrico viceversa lavora su cuscinetti, che oltre ad avere una lunga durata nel tempo, possono essere sostituiti ed hanno un costo sostanzialmente irrisorio. L’elemento principale che costituisce i motori elettrici, inoltre, è il complesso degli avvolgimenti elettrici, questi in genere sono di rame, per cui, oltre ad essere praticamente eterni, i motori elettrici mantengono un valore intrinseco, in relazione al prezzo del rame, anche dopo decenni. Di per se un’auto elettrica potrebbe avere una durata molto maggiore delle auto a motore a scoppio e potrebbe mantenere meglio il suo valore nel tempo.

Le contro indicazioni delle auto elettriche invece risiedono nelle batterie, ed al momento sono il vero grande ed importante limite del loro utilizzo.

Il tentativo di fare auto a propulsione elettrica è vecchio quanto le auto stesse, già nel 1832 è stato prodotto il primo prototipo di “carrozza elettrica”. Il problema delle auto elettriche è sempre stato quello delle batterie. Queste infatti sono da sempre troppo ingombranti rispetto all’autonomia che possono garantire, ed hanno vita limitata. Elon Musk (o chi per lui), ha trovato un modo di migliorare, raddoppiandone la densità di carica, le già tecnicamente più evolute batterie agli ioni di litio. Questo gli ha permesso di puntare sulle auto elettriche e di riuscire a promuoverne la vendita, oggi è uno dei maggiori produttori al mondo.

Nonostante le migliori prestazioni di tali batterie, ancora oggi i tempi di ricarica, oltre che la durata ed il peso, sono al limite dell’accettabilità, in tanti casi infatti le auto elettriche sono improponibili. Non si può pensare infatti di fare viaggi lunghi se si è condizionati dal dover fare lunghe ricariche dopo qualche ora di viaggio con il rischio tra l’altro di restare fermi in caso di ingorghi, di blocchi per incidenti. Soprattutto in condizioni di forte caldo o forte freddo, quando anche ad auto ferma è necessario utilizzare il climatizzatore, si potrebbero creare delle situazioni drammatiche. In tale circostanza infatti, centinaia di macchine potrebbero restare ferme, scariche. Le persone sui veicoli potrebbero essere soggette a problemi per il troppo caldo o per il troppo freddo. Immaginate ad esempio una situazione di neve e di ghiaccio che paralizza un’arteria principale di una grande città. In una circostanza simile nel caso di motori a carburante, sarebbe sufficiente fare arrivare dei bidoni ed in pochi minuti tutti ripartirebbero, con le auto elettriche potrebbero solo tentare di mettere in salvo le persone, sempre che le condizioni climatiche lo permettano.

Un altro problema che riguarda le batterie in uso al momento è la loro pericolosità in termini di incedibilità e di potere incendiario. Credo che tutti abbiano visto il calore sviluppato ed i danni derivanti dall’incendio di pacchi batterie di mezzi elettrici, sia piccoli che grandi. Altra nota dolente sono i materiali utilizzati, materiali al momento disponibili in quantità limitata a livello globale, si cercano sempre nuove miniere ma non è detto che se ne trovino a sufficienza. Anche il recupero ed il riciclaggio delle batterie non è ottimizzato ne ottimale.

In conclusione possiamo dire con ragionevole certezza che le auto elettriche sono certamente una buona opportunità ma vanno trovate soluzioni migliori in termini di sistemi di accumulo. In questo settore si muoveranno parecchi interessi, la portata di tali interessi è per ovvi motivi paragonabile, se non superiore, a quella inerente il petrolio, il gas, etc., di conseguenza anche l’equilibrio geopolitico mondiale sarà fortemente influenzato dall’evoluzione delle tecnologie in questo settore.

L’auto elettrica, al netto dei problemi discussi sopra, potrebbe permettere alle persone di produrre autonomamente, tramite pannelli fotovoltaici, oltre all’energia per le utenze domestiche il carburante delle proprie auto. In pratica potremmo non dover pagare più bolletta del gas, bolletta della luce e rifornimento auto, saremmo quasi totalmente autosufficienti. Il problema è che chi ha in mano il potere dei soldi, ottenuto anche grazie appunto al petrolio e simili, influenza in vari modi le scelte della politica che finisce col fare delle scelte che non sono nell’interesse del popolo.

NOTA IN CALCE: Si disapprovano totalmente le recenti norme che vietano l’utilizzo delle auto fino alla Euro 5 in alcune città, tali norme infatti sono oggettivamente ingiuste e discriminatorie. Negli anni passati lo stato favoriva il cambio generazionale delle auto con gli incentivi, negli ultimi anni abbiamo visto un preoccupante cambio di atteggiamento dei governi che si mostrano sempre più dittatori e tiranni.

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