Non ho fatto in tempo a pubblicare la seconda puntata ieri pomeriggio che il mattacchione ne ha combinata un’altra. E’ doveroso precisare che non ho nessuna stima per Zelensky, ma il film va capito altrimenti che si guarda a fare?!
Quello che è successo ieri è soltanto il quarto punto del programma, e su questo c’è poco da scherzare:
Ma analizziamo la questione. Trump è esperto di wrestling, e sappiamo tutti che questo non è uno sport ma spettacolo puro. Trump porta il wrestling in politica.
Da un paio di giorni punzecchia lo sfidante dandogli del comico, dell’incapace e non so che altro, operazione che in genere nel wrestling avviene quando si presenta il nuovo incontro in televisione. Anche nel film di Rocky prima dell’incontro gli sfidanti si insultano ed arrivano quasi alle mani trattenuti a stento dagli attori a seguito.
Arriva il giorno dell’”incontro”. Tutto pronto, il mondo sta guardando, Zelensky viene accolto in una arena che mi ricorda quella che veniva messa in scena quando un novax era invitato in una trasmissione televisiva di regime, d’altronde la regia ha le stesse origini.
Il povero sfidante, attore anche lui ma spostato improvvisamente in un film diverso di cui non conosce il copione, si comporta come se fosse nel film precedente e le battute normalmente ripetute a pappagallo, facenti parte del precedente copione, mostrano il fianco all’avversario, ad un impavido ed insensibile lottatore esperto che a differenza del wrestling in questo caso colpisce forse veramente ed in modo duro ed umilia senza pietà l’avversario.
L’opinione pubblica è già divisa ed è già in essere la propaganda di guerra, il mondo sarà diviso tra i “guerra” ed i “no-guerra”, come sempre, ed il piano descritto nell’articolo riportato sopra andrà avanti.
Spero che mentre scrivo Mr. Bean non ne combini un’altra delle sue.
Scusate la presunzione ma come sempre anticipo gli avvenimenti di 3 o 4 anni, se solo i miei articoli girassero forse ci eviteremmo parecchie “avversità”.
