Sab. Apr 26th, 2025

Come sempre in prima analisi sembra tutto normale, poi ti accorgi che ci sono troppe coincidenze.

La Meloni, non si capisce perché proprio ora, mette in evidenza dei punti oggettivamente opinabili del manifesto di Ventotene. In un mondo normale nessuno avrebbe dovuto abiettare nulla, effettivamente il proposito di togliere la democrazia non dovrebbe essere appoggiato da nessun politico, anche se lo pensasse farebbe bene a non dirlo. Ad ogni modo la Meloni raccoglie il pronto plauso dei sui sostenitori e della sua parte politica. Ma ecco immediatamente la seconda parte della pantomima. Dalle file dall’altro lato del teatrino un deputato ha già pronta la sua parte, una parte difficile ma ha già studiato bene il copione (immagino da giorni). Il copione prevede illogiche risposte dove si cerca di coprire evidenti disfatte causate dall’unione europea con presunti benefici, non logici ne dimostrabili. Poi esce fuori la difesa di presunti eroi politici che se pur hanno scritto delle aberrazioni dittatoriali sono pur sempre eroi (secondo la propaganda), per cui non si possono contraddire. Ovviamente nel discorso tanta immotivata enfasi, un’enfasi palesemente forzata che sfocia in un incredibile quanto patetico presunto pianto al vedere il quale accorrono tutti i compagni consolatori. Se non fosse drammatica e terrificante la finalità di tale teatrino bipartisan sarebbe anche divertente, l’avessimo visto in un film di Totò ne parleremmo con nostalgia.

Ma ecco il tocco da maestro, lo tsunami della propaganda, il solito giullare al servizio della corte, un comico che recitando inriverentemente la Divina Commedia si è guadagnato la stima dello stupido popolo italiano ex poeta e sognatore. Ecco lui, lo stecchino, il mostro, fare audience da record.

I politici hanno in sostanza servito la palla nel migliore dei modi al comico ed al suo spettacolo che infatti per una improbabile coincidenza arriva proprio il giorno della malfatta. Lui, con la sua abilità indiscussa di attore tragicomico raccoglie il cuore degli italiani per mandarli in guerra… si, perché è questo ciò a cui stanno lavorando con la loro propaganda. E’ di pochi giorni fa la manifestazione pagliaccesca della sinistra che in nome della pace chiede le armi. Neanche Orwell avrebbe immaginato una cosa del genere.

Il paradosso che rende il comico quanto meno di discutibili valori è il fatto che ha a suo tempo raccolto la stima del popolo con uno straziante film sull’olocausto, ora passa dall’altra parte della barricata e lavora per la guerra.

Se qualcuno avesse dubbi su questa ricostruzione faccio notare che contestualmente in Europa la Meloni lavora assieme e concordemente con Ursula per l’acquisto delle armi e con l’utilizzo per questo dei risparmi del popolo.

Oggi chiaramente il popolo era diviso tra chi è con la Meloni e chi con Benigni. La divisione tra vaxari e novax diventa divisione tra guerrafondai e nowar, ma la propaganda vuole che i cattivi siano coloro che sono contro la guerra. Questi saranno colpevolizzati, accusati delle sconfitte, perseguiti e magari mandati al fronte con la forza, film visto di recente con i vaccini.

Caro popolo, le guerre servono ai potenti ma a morire ci andate voi.

Non si capisce perché ci dovremmo difendere da Putin che non ci ha mai attaccati ne minacciati, anzi ci ha sempre aiutati. La Russia è stata portata alla guerra contro l’Ucraina dagli Usa, gli Usa per conto loro minacciano di conquistare la Groenlandia. Noi compreremo dagli Usa che minacciano l’Europa delle armi per contrastare la Russia che non la minaccia. Poi queste armi verranno anche disattivate dagli Usa quando ci serviranno contro gli Usa per difende la Groenladia. Tutto molto bello.

Putin non ha nessuna intenzione di conquistare l’Italia anche perché non se ne farebbe nulla ma per quanto mi riguarda lo può anche fare. Non ho motivo di difendere un paese che mi ha tolto la pensione, la sanità, la libertà, i diritti, che mi opprime con le tasse e che mi vuole anche mandare in una guerra per interessi di altri. Divento volentieri russo.

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