Ciascuno può ipotizzare modi diversi per uscire dalla dittatura, ce ne saranno di efficaci, di meno efficaci, veloci, lenti. Sarete d’accordo con me però che un metodo certamente valido, e forse il più efficace, sicuro ed indolore sia il risveglio del popolo, almeno della maggior parte del popolo. Il risveglio potrebbe portare alla disobbedienza civile, strada maestra, o a movimentazioni come quella avvenuta in Canada. Potrebbe portare anche ad azioni legali di massa, a scioperi, boicottaggi, insomma se tutto il popolo si muove la dittatura dura poco. Nella fattispecie della psicopandemia Covid 19, il risveglio porterebbe, ad esempio, le persone a curarsi invece di finire in ospedale con tachipirina e vigile attesa, e già questa sarebbe una via d’uscita. Certo che dovremmo comunque prepararci ed organizzarci per future azioni del governo e dei globalisti.
Sapete bene che combattiamo soprattutto conto la macchina del mainstream. Con la televisione, un po’ alla volta, hanno formato il popolo e lo hanno reso un’estensione della TV stessa. Senza dilungarmi troppo, le persone danno alle notizie un valore in base all’ordine in cui sono elencate nei titoli dei TG. Per ogni notizia il TG fornisce anche l’opinione, non un’opinione ma “l’opinione”, c’è infatti sempre un esperto che impone la sua verità, la verità ufficiale. Detta in altri termini la gente lascia ormai che a pensare sia la TV. Questo ha generato una totale chiusura mentale della gente che non è aperta ad altre opzioni o opinioni discordanti
A questo si deve aggiungere la comodità di fidarsi della scienza, di fidarsi delle notizie ufficiali. Essere allineati è una comodità e non espone a critiche, non importa se la notizia o l’informazione è giusta o meno. Ho descritto questi aspetti nell’articolo “(non) mi fido della scienza”.
Poi c’è la questione del totalitarismo, della formazione di massa. Con la paura del covid hanno posto le persone in una condizione di sudditanza e di ipnosi.
Per completezze dobbiamo aggiungere la onnipresente divisione sociale, la condizione di appartenenza, di cui ho parlato nell’articolo: “La zona comoda e l’ego, le porte per la dittatura infinita”. Se sei no-vax, non sei vax e quindi tutto quello che dici è certamente sbagliato o viceversa. Stessa cosa se sei di destra o di sinistra. Una separazione che nel caso dei vaccini contro il Covid19, come tutti sapete, è stata esasperata in modo strumentale dai media, portandola fino allo scontro ed all’odio, su spinta della politica. È di oggi la notizia di una madre che ha provato ad ammazzare la figlia perché no-vax.
Infine c’è la questione che la gente vive una distopia perenne, ha perso di vista il fatto di essere il popolo. Da proprietari di uno stato, che pagano le tasse ed eleggono chi dovrebbe governare, il quale dovrebbe essere quindi alle dipendenze del popolo, il popolo è invece reso schiavo, deve obbedire ai comandi del governo. Il popolo è stato progressivamente reso schiavo da chi governa con il terrore, il castigo e la violenza. Il problema è che questa condizione distopica è diventata la normalità ed il popolo, con rassegnazione, subisce le angherie dell’ultimo eletto (o non eletto nel caso italiano), chi viene eletto infatti disattende puntualmente le promesse fatte e lavora contro il popolo anziché per il popolo. Il popolo subisce confidando inutilmente nelle elezioni successive.
Partendo da quando pocanzi sintetizzato riporto di seguito delle strategie per risvegliare il popolo e per una lotta efficace:
- Fate capire ai dormienti che è sbagliato subire le imposizioni governative, è sbagliato credere che non si possa fare niente o che l’unica possibile soluzione sia rappresentata dalle elezioni successive, tanto più che tutti sanno che non sono una soluzione per i motivi detti. Fate capire invece che giorno dopo giorno si devono far valere i propri diritti. La libertà si deve conquistare e mantenere. Si possono fare azioni legali collettive, manifestazioni o altre forme di protesta ed è giusto farle altrimenti sarà sempre peggio. Fate capire nella sostanza che il potere e nelle mani del popolo, che alla fine è il popolo che agisce per conto o su ordine del governo per cui il popolo stesso, anche negli specifici organi governativi, può smettere di obbedire. Fate capire che è solo una questione di forma mentis, e che la collaborazione ed il coordinamento possono portare ad azioni semplici sicure ed efficaci. Il popolo viene tenuto diviso, nella confusione, nell’inganno, nella paura e nel ricatto per evitare che prenda coscienza che la forza sta dalla sua parte.
- Portate le persone a conoscenza del fatto che esiste una realtà parallela di informazione, di social, di gruppi e di associazioni che portano già iniziative per opporsi alle leggi ingiuste. Suggeritegli di iniziare ad esplorare questo mondo ad esempio partendo da Telegram. Fate capire che l’informazione che arriva dalla TV è filtrata ma che è possibile avere informazioni complete con altri mezzi. Presentate la cosa, non solo come occasione importante per essere informati e per capire, ma anche come esperienza comunitaria in una comunità che agisce parallelamente per il risveglio.
- Molti di quelli che capiscono il problema vi diranno che visto che la maggior parte delle persone si disinteressano, non gli va di esporsi e lottare per gli altri. In questo caso fate capire che non c’è alternativa e che uno degli obiettivi da raggiungere è proprio espandere la consapevolezza in modo che possa progressivamente riguardare tutti, che l’azione da compiere quindi è anche risvegliare chi si disinteressa. Fate anche capire che nessuno resterebbe impassibile se capisse cosa accade. Bisogna coinvolgere tutti, si può fare, ma che ci vuole tempo.
- “Educate” le persone all’accettare le posizioni intermedie, rendetele edotte della tendenza ad estremizzare e stimolatele ad avere un approccio più aperto alle posizioni diverse. Fate capire che nessuno può avere certezze è che il confronto e li scambio di idee può fare maturare tutti. Il dialogo è alla base dell’intelligenza collettiva.
- Fategli capire che la televisione ha nel tempo conquistato un ruolo preponderante nel pensiero diffuso ma che questo rende l’uomo ottuso, gli fa perdere i contatti con la realtà e lo rende soggetto a speculazione. Non solo il mondo commerciale ma anche quello politico utilizzano il potere della televisione (usando tra l’altro i nostri soldi) per trarne beneficio. Invitateli anche in questo caso ad allargare gli orizzonti, a cercare informazioni altrove e soprattutto a mantenere uno spirito critico.
- Nel comunicare, cercate sempre di ponderare le informazioni che provate a dare sulla prospettiva di accettazione da parte dell’interlocutore. Dovete in pratica capire cosa, delle tante cose che potreste o vorreste comunicare, può essere accettato. Se eccedete in questo rischiate di impaurire o indisporre la persona con cui parlate e questo comporta rottura o chiusura. Meglio comunicare qualcosa in meno ma mantenere un canale aperto. Se riuscite ad insinuare un dubbio è già un traguardo.
- Quando trattate argomenti specifici, di discipline o scienze per le quali non sareste, nell’immaginario collettivo, titolati ad esprimere opinioni, cercate di circostanziare l’origine e le fonti dell’informazione, ove necessario inventatene una. Se ad esempio volete spiegare l’esistenza delle cure contro il covid19, meglio parlarne come di un’informazione avuta da un medico e che avete poi verificato di persona e su cui c’è molto materiale. Se dite soltanto: “sai, le cure esistono”, l’interlocutore vi risponderà da bravo idiota: “ma tu che sei medico?”.
- Cercate anche di portare, ove lo riteniate opportuno, l’interlocutore a conoscenza dell’effetto totalitarismo, quell’effetto per cui di fronte ad una paura si tende a credere ciecamente a chi si propone come risolutore del problema. Nel caso del Covid 19, lo stato sta agendo apparentemente per risolve il problema, invece lo mantiene in essere per continuare a tenere il popolo impaurito vittima illusa di essere protetta.
Per un’azione più efficace sarebbe opportuno organizzarsi in gruppi, incontrandosi magari di presenza, e programmare una serie di azioni da portare avanti per risvegliare più persone possibili. I vari gruppi possono poi interagire per definire azioni comuni e congiunte. Il risveglio potrebbe assumere i connotati di effetto valanga se ciascuno, essendo diventato un professionista del risveglio, insegnasse gli altri a risvegliare a loro volta. Anche le manifestazioni di piazza potrebbero diventare una scuola. Bisogna definire delle strategie, utilizzare delle tattiche, magri anche rispetto ad azioni legali, proteste, ecc. Bisogna agire in modo programmatico, definendo dei percorsi, degli step e dividendo le azioni in macroaree da portare avanti parallelamente. Definire dei responsabili per ciascuna area, una gerarchia, dei ruoli. Come se si stesse costruendo un sistema complesso, con dei progetti, dei disegni, delle tempistiche da rispettare, dei test di verifica, insomma una vera e propria costruzione della protesta e del risveglio.
Bisogna anche studiare il nemico, capire come agisce, prevedere le future mosse, le strategie, gli obiettivi. Ad esempio il sistema del tira e molla e della progressività, usato per evitare il risveglio e la protesta, per fare digerire le azioni già intraprese e per fare somatizzare e digerire i provvedimenti. Anche il posticipare l’entrata in vigore dei provvedimenti ha questo scopo. È importante capire i ruoli, chi guida il controllo delle masse dalla TV, ad esempio Bassetti e simili nel caso psicopandemia. Capire sempre quale sia lo scopo delle cose dette e cosa c’è dietro. Stare vigili anche sulle azioni di distrazione, di confondimento e quelle atte a generare paura, a distogliere l’attenzione da determinati argomenti. Attenzione anche alle azioni di manipolazione, quelle atte a dividere o a fare perno su debolezze e sentimenti umani. Quando vengono individuate operazioni di questo tipo bisogna essere veloci nel mettere in guardia la gente, svelandone il vero scopo se ne compromette l’efficacia.
Non ultimo bisogna capire il mondo dei globalisti, a cui ho dedicato un post:”Massoneria e pandemia“. Bisogna essere abili nel capire quando vengono emanate nuove direttive o ordini, in genere lo fanno attraverso i media. Persone a certi livelli, distribuite si tutto il globo, non possono incontrarsi spesso di presenza ne possono sentirsi tra loro telefonicamente o in chiamate di gruppo per ovvi motivi. Tra loro anzi non devono avere neanche contatti per non fare scoprire legami ed intrecci. Usando i media comunicano tra loro, tutti i membri del clan conosceranno così le “conversazioni” in corso. In pratica mettendo tutto in bella vista lo rendono invisibile. Parliamo di persone come Bill e Soros che anche di recente hanno mandato messaggi chiari. Di Bill ne ho parlato nei post precedenti, per quanto riguarda il secondo ha detto che la Cina è un problema (per loro), confermando quanto ipotizzato nel precedente post. Questa comunicazione avrà ripercussioni nel mondo dei globalisti, determinerà delle scelte, forse in particolare anche riguardo la crisi in Ucraina.
L’azione di risveglio e di lotta deve essere continua e perenne. Far valere i propri diritti deve diventare un modo di pensare. Sarebbe auspicabile una associazione del popolo molto ampia, basata magari su una piattaforma social dedicata, fondata su principi democratici e strutturata in modo da garantire la trasparenza, che possa rappresentare un parte del popolo sempre informata e pronta ad azioni di protesta, legali, ecc. Una forza politica indipendente, ben strutturata ed organizzata, nelle mani del popolo e che agisca dall’esterno della politica.