E’ incredibile quanto Orwell avesse rappresentato bene la realtà nel suo “1984”. La questione non è parlare di Orwell, quanto far riflettere chi legge.
Da oggi a domani, con una sapiente azione dei media la servizio del regime, l’opinione pubblica si sposta dal pensiero unico riguardo il covid al pensiero unico riguardo Putin. In meno di 48 ore già corre l’odio verso i russi, magari turisti che si trovavano a Rimini (da prima della guerra), oppure sportivi che dopo tanto allenamento avrebbero dovuto partecipare ad un torneo, o studenti all’estero, o semplicemente Dostoevskij. Si, avete capito bene, un corso su Dostoevskij era stato annullato. I russi odiati perché il loro presidente, descritto a sua volta come dittatore, ha invaso una nazione. Non entro nel merito dell’azione di Putin, ma se è un dittatore che colpa ha il popolo, che colpa hanno i russi. Ecco il bispensiero di Orwell, lo stesso bispensiero che ha permesso di credere che i tamponi covid funzionavano ma la tempo stesso non funzionavano, o che i vaccinati contagiano ma il super green-pass serve ad evitare il contagio, o che il covid è pericoloso ma non bisogna fare nulla se non restare in vigile attesa fino a peggioramento… potrei continuare due anni.
Le stesse persone quindi che si strappano i capelli al ricordo dell’olocausto degli Ebrei e che chiamano nazista chiunque ponga dei dubbi se sia normale fare sbarcare migliaia di ragazzi con i barconi facendo arricchire la criminalità, quelle stesse persone pronte ad odiare chi il regime dice che debba essere odiato. Prima erano i no-vax, ora sono i russi. Quei pochi che capiscono la distopia dei tempi moderni, provano a fare riflettere gli altri ma trovano un muro, rischiano anzi di subire violenza. In fondo Orwell aveva previsto tutto ciò, quei pochi che avevano capito dovevano stare attenti a non farsi scoprire dai servi di regime, ovvero il resto della popolazione.
I giovani si sono fatti il vaccino per poter prendere l’aperitivo, molti cinquantenni hanno perso il lavoro per non cedere al ricatto. Come mai questa differenza? Semplice, le scuole ormai sono solo indottrinamento, l’agenda 2030 è un esempio. I media sono psico-plagiatori, i cartoni animati con significato sono stati aboliti, anche le serie televisive con buona morale sono un ricordo del passato. Oggi è tutto sesso e nullafacenza. I giovani non devono avere valori, devono essere alla moda, allineati. Indottrinati dalla nascita devono diventare come li descriveva Orwell, sostenitori del regime pronti già da piccoli a denunciare i genitori che avessero il minimo tentennamento.
Siamo già in quel 1984, anche la guerra tra Oceania ed Eurasia è in corso forse. I bombardamenti saranno perenni, perché perenne deve essere lo stato di paura e di ipnosi in cui si deve mantenere il popolo. Prima era la paura del covid, forse in realtà anche questa sarà perenne, d’altronde l’influenza stagionale è sempre esistita. Ora si aggiunge la paura della terza guerra mondiale. Paura, restrizioni, totalitarismo, indottrinamento, ipnosi.
Tutto questo è vergognosamente visibile a tutti, ma la maggior parte delle persone non capisce o preferisce non capire. Capire significa reagire, allora meglio morire con l’hamburger del Mc in mano…
Una pietra nello stagno la vorrei però lanciare. Se c’è qualcuno che ha capito lo stato delle cose ma crede di non poterci fare nulla sappia che non è così, questo è quello che il Grande Fratello vuole che pensiamo. Il potere e del popolo, un popolo risvegliato è un popolo libero. Le forze dell’ordine, le forze armate, i medici, gli insegnanti, sono tutti “popolo” e se il popolo non vuole il Grande Fratello non può fare nulla. Abbandonate l’idea che non si possa fare nulla e cominciate a dedicare del tempo per capire cosa fare. Se non lo volete fare per voi fatelo per i vostri figli e nipoti, come i nostri nonni lo hanno fatto per noi.