Leggendo Le Bon credo di aver capito cosa stia accadendo alla società moderna. Il comportamento delle persone, la loro sudditanza ed illogica venerazione verso quello che arriva dalla TV si riconduce alla psicologie delle folle spiegata da Le Bon. Ma come può accadere tra persone che sono in luoghi diversi e che non si conoscono né si vedono tra loro? Il meccanismo è semplice, la TV diventa un legante tre le persone, come se fossero tutte vicine in una piazza. Una piccola quantità di personaggi, fatti identificare ed identificati come persone del popolo, come la “zia” della domenica, diventano un riferimento comune per tutti quelli che guardano la TV. Come dire, le persone sono lontane tra loro ma sono in contatto inconsapevole tramite quelle che riconoscono come persone della stessa folla e che si trovano in TV, queste fanno da legante comune per la folla. In genere il contatto tra i membri della folla si muove su base “planare”, ciascuno influenza chi sta accanto, con la TV è una specie di contatto centralizzato, ma di fatto non cambia nulla, il funzionamento, l’interdipendenza, seguono le stesse logiche con la differenza che i membri della folla che stanno in TV recitano un copione. A quel punto, quando questo meccanismo viene attivato, la gente ragiona come le folle, perde la sua capacità critica, decade in uno stato primordiale privo di logica ma guidata dai soli istinti, e segue i leader preposti. Figure come Draghi, di cui nei fatti non si può scorgere ombra di capacità specifica, vengono colposamente proposte al popolo come personaggi influenti, potenti, forti, temibili. Come spiegava Le Bon, le folle sono attratte da questi personaggi e ne diventano volentieri sudditi. Il motivo per cui Draghi è amato dalla gente nonostante ci sia poco da amare, dimostra quanto scrivo. Il ripetersi giornaliero di questo meccanismo, alternato solo da distrazioni prive di contatto con la realtà, come, a solo titolo di esempio, le serie Netfix della Marwell, permettono di mantenere perennemente la gente in uno stato di “membri di una folla”, quindi privi di capacità di ragionamento individuale.