In un articolo precedente ho proposto una dimostrazione concettuale e numerica del fatto che l’uomo non è la causa del surriscaldamento del pianeta. Questa ipotesi, condivisa da migliaia di scienziati in tutto il mondo, viene ignorata dalla scienza “ufficiale”, cioè dalla scienza veicolata dai media. Nello stesso articolo, ed in altri del blog, sono state fatte anche considerazioni sulle vere possibili cause, come attività solare o geoingegneria, e possibili soluzioni come dighe distribuite, etc.
Lo scopo di questo lavoro è quello di scagionare l’uomo dalla colpa di essere causa del surriscaldamento terrestre per evitare azioni umane, volontarie o frutto di errori concettuali, che potrebbero creare danni oltre che peggiorare la situazione. In particolare si vuole evitare che la scusa del surriscaldamento possa essere utilizzata per speculazioni o peggio imporre una forma di dittatura.
Questo nuovo articolo si rende necessario perché dalle trattazioni precedenti resta esclusa una delle minacce utilizzate per mettere paura al popolo. Oltre alle bombe d’acqua ed alla siccità, viene paventato un catastrofico e inquietante possibile l’innalzamento del livello del mare.
Nella trattazione che segue si cercherà di dimostrare che l’innalzamento del livello del mare può essere causato da piccolissime variazioni dell’intensità della radiazione solare, variazioni che ciclicamente si ripetono da sempre e che comunque oscillano rispetto a valori costanti. In pratica l’innalzamento del livello dei mari sarebbe temporaneo e tra qualche anno potrebbe esserci una inversione di tendenza. Il grafico che segue ed il relativo documento danno un idea delle variaizoni interessate:
https://www.soc.chim.it/sites/default/files/chimind/pdf/2015_6_3873_on.pdf
Colgo l’occasione di questo nuovo articolo per aggiungere una nota alle considerazioni degli articoli precedenti. Nel seguente documento:
https://agupubs.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1029/2021GL094888
di pubblicazione abbastanza recente, agosto 2021, si evidenzia come sia stata rilevata una riduzione della riflettanza della terra, la terra quindi rispecchierebbe meno energia e tale fenomeno potrebbe essere in relazione con la riduzione delle presenza di nuvole bassa. Questo è perfettamente in linea con le ipotesi fatte: il riscaldamento terrestre potrebbe essere dovuto ad un aumento dell’incidenza della radiazione solare, tale aumento potrebbe essere dovuto proprio alla riduzione delle nuvole e questa riduzione è più probabile che sia dovuta all’intervento umano con la geoingegneria climatica che non a questioni naturali o di inquinamento.
IMPROTANTE: Una ulteriore ipotesi che aggiungerei è che la riduzione delle nuvole possa essere dovuta all’eccessivo utilizzo di onde elettromagnetiche che potrebbero interferire sulla loro formazione. In particolare sono molto utilizzate le microonde, anche nel range in cui lavorano i forni per la cottura dei cibi per capirci. Questa tipologia di forno funzionano agendo direttamente sulle molecole dell’acqua, nulla di strano quindi che le microonde presenti nell’atmosfera interferiscano sulla formazione delle nuvole.
Analisi cause e quantificazione dell’innalzamento del livello del mare
Introduzione
Le previsioni sulla possibilità di un innalzamento del livello del mare sono le più disparate, vanno dai 90 cm in cento anni ai 3 metri in 30 anni. In questo articolo propongo un ragionamento semplice, logico, documentato e dimensionato.
La questione è di per se molto complessa ed articolata ma può essere molto semplificata per avere una quantificazione di massima molto rappresentativa della realtà. E’ chiaro che una stima esatta non si può fare dato che si intrecciano diversi aspetti, molti non dimensionabili ne modellabili, ma una stima che rappresenti la parte più importante degli effetti in gioco può essere sufficiente a capire cosa succede.
Partiamo dal presupposto che potremmo dividere i ghiacciai del mondo sostanzialmente in due, quelli ai poli e quelli non ai poli. Questa divisione ha un perché è si capirà in seguito, ma ci permette anche di quantificare in un colpo solo la quantità di ghiaccio presente nel mondo escludendo Groenlandia e Antartico grazie ad un importante lavoro scientifico:
https://www.nature.com/articles/s41561-019-0300-3
Da questo lavoro si vede con estrema facilità che anche se si dovessero sciogliere tutti i ghiacci non polari il livello del mare salirebbe solo massimo di 30cm. In realtà l’innalzamento sarebbe molto minore, vanno infatti considerati altri aspetti come quello dell’assorbimento dei terreni, ma comunque è un contributo poco influente, anche perché affinché si possano sciogliere tutti questi ghiacci la temperatura terrestre dovrebbe essere tanto alta che già non ci sarebbe vita sulla terra.
Diversa è la questione dei ghiacci nei poli che sono in quantità tale che anche il loro parziale scioglimento farebbe sparire città in giro per il mondo con strema velocità.
Faremo una analisi solo relativa all’Antartide in quanto verosimilmente se da un lato del globo l’incidenza del sole aumenta, dall’altro potrebbe diminuire o comunque non aumentare, non ci sono certezze. Dato che il ghiaccio dell’antartico rappresenta di gran lunga il contributo maggiore in una ipotesi di innalzamento del livello del mare, ipotizzeremo che sia lui a sciogliersi mentre non consideriamo nella analisi il dieci volte più ridotto ghiaccio della Groenlandia.
In questa analisi trascureremo alcune considerazioni che andrebbero nella direzione di ridurre l’innalzamento dei livello del mare in quanto i relativi contributi non sono stimabili con sufficiente certezza e si preferisce evitare di lasciare dubbi i merito. Le considerazioni che trascureremo sono e seguenti:
- Lo scioglimento di ghiacciai galleggianti non è influente sul livello del mare visto che la parte esterna è pari alla spinta di idrostatica dovuta all’aumento del volume, quando il ghiaccio si scioglie i volume occupato nel mare non cambia
- Se si alza il livello del mare aumenta anche l’estensione della superficie libera dell’acqua in quanto questa va ad occupare aree precedentemente occupate dalla terra.
In questa analisi ci concentreremo sull’incidenza del sole, saranno trascurati i contributi dell’effetto serra, per il quale vale quanto detto nell’articolo precedente anche in riferimento al fatto che i ghiacci riflettono quasi tutta la luce visibile. Le zone interessate dalla trattazione sono inoltre di per se un po’ isolate dal punto di vista dello scambio termico dovuto alla circolazione di oceani e masse d’aria. I motivi sono molteplici. Una prima barriera è la banchisa ed i ghiacci sul mare che non contribuiscono, per quanto detto sopra, all’innalzamento del livello dei mari, ma rappresentano un ostacolo naturale all’arrivo delle masse d’aria alle zone interne dell’Antartide. Inoltre i ghiacci dell’Antartide hanno un altitudine media di 2 chilometri, di per se quindi ostacolano il movimento delle masse d’aria oceaniche. Poi c’è la questione velocità locale rispetto alla rotazione terrestre, concausa dei moti traslativi e vorticosi delle masse d’aria nel mondo. Vicino ai poli la velocità di rotazione periferica, ovvero la velocità assoluta della crosta terrestre, è molto bassa in quanto è ridotto il raggio di rotazione, in alcuni punti sarà addirittura prossima allo zero.
Metodo di calcolo
L’analisi che faremo tiene conto dell’incidenza del sole e quindi dell’energia che arriva sui ghiacci sotto forma di irradiazione solare. Una parte di questa energia viene rispecchiata, una parte viene assorbita.
Per lo scioglimento del ghiaccio si deve fornire una certa energia per farne alzare la temperatura, un’altra quota di energia serve per compensare quella assorbita durante lo scioglimento, il calore latente di scioglimento.
L’approccio sarà il seguente: si calcolerà l’energia che deve assorbire il ghiacciaio dell’Antartico, nella sua parte coperta da ghiacci, per sciogliere una quantità di ghiaccio sufficiente a fare sollevare il livello del mare di una certa quantità. A scopo di esempio sarà ipotizzato un innalzamento del livello del mare si 10 cm in quanto valore riportato dal Info Data quale aumento di livello dal 1992, in questo modo potremo anche avere riscontro dei calcoli e delle ipotesi fatte:
Partendo dal presupposto che i ghiacci esistono in una condizione di equilibrio termico, calcoleremo l’incremento di energia solare necessaria a sciogliere la quantità di ghiaccio necessaria per l’innalzamento di 10 cm del livello dei mari.
Calcolo dell’incremento della radiazione per innalzare il livello degli oceani di 10cm
Riportiamo un elenco dei dati utilizzati per i calcoli:
- superficie del mare su tutto il globo terrestre: 360.700.000 di km2
- superficie ghiacciai Antartide: 13.720.000 km2
- Peso specifico ghiaccio: 916,7 kg/m3
- Calore specifico ghiaccio 2090 J/(kg C°)
- Calore latente di liquefazione: 3,335 x 10^5 J/kg (a 0C°, 1 atm)
Come temperatura di partenza, considerando che la temperatura media nell’anno, molto variabile, ma generalmente compresa tra gli 80 ed i 30 gradi centigradi sotto lo zero, è ragionevole e cautelativo considerare un incremento do 50 C° per raggiungere lo 0C°, temperatura di scioglimento.
Come percentuale di assorbimento della radiazione solare, considerando che sono aree principalmente coperte da neve, consideriamo cautelativamente una percentuale del 60%.
Sulla base di quanto sopra descritto possiamo calcolare quanto segue:
Energia necessaria per riscaldare il volume di ghiaccio necessario: 345.533.106.050 GJ
Energia necessaria per lo scioglimento del ghiaccio necessario: 1.102.730.056.150 GJ
In riferimento al tempo di 30 anni stabilito, l’energia necessaria in termini di incidenza aggiuntiva alla normale radiazione solare è di 1,14 W/m2
FILE EXCEL CON I CALCOLI:
Conclusioni
Per avere uno scioglimento dei ghiaccia tale da innalzare il livello del mare di 10 cm in 30 anni è sufficiente un incremento della radiazione solare di soli 1,14 W/m2 nella regione dove sono presenti i ghiacci polari dell’Antartico, molto simile sarà la situazione dell’Artico ma in questo caso di entità dieci volte inferiore. In queste zone l’incidenza del sole è indicativamente massimo di 150 W/m2. Questo da la ragionevole certezza che delle piccole variazione dell’incidenza della radiazione solare, addirittura di qualche centesimo soltanto, possono causare lo scioglimento dei ghiaccia. Le oscillazioni della radiazione del sole sono continue, oscillano rispetto ad un valore medio generalmente molto stabile e sono sempre contenute entro mochi W/m2 nella regione di maggiore incidenza.
In conclusione possiamo essere ragionevolmente certi che l’innalzamento dei livelli dei mari e degli oceani è di carattere momentaneo e non è in relazione alla attività umana ma solo alle variazioni periodiche dell’incidenza della radiazione solare dovuta a cambiamenti propri dell’attività solare.